Renzie? O politica per tutti?

In questi gionri (almeno su twitter) si è fatto un gran parlare della comparsata ad Amici di Renzi. Non dico una parola su quello che si già stato detto (radical chic, il risotto di Dalema, la tata di Fassina...), ma vi racconto una cosa. 

Io insegno in due corsi all'università: ho studenti intorno ai 20 anni e intorno ai 24. I primi sono miei, nel senso che fanno tutto il corso con me (Istituzioni di Economia) mentre agli altri faccio una parte del programma di Economia ed Estimo ambientale. Vi voglio parlare dei primi. 
Faccio un corso di economia di base, dicevo. Alla prima lezione, in cui introduco quello che faremo e inquadro di cosa parleremo, dico ai miei studenti che l'economia primo non è una scienza esatta ma sociale (e non è una sfumatura! Cosmic Mummy che è un fisico lo saprà bene!) e che è subordinata alla morale e alla politica. L'economia non vive di vita propria, non sta lì in bella mostra. Ecco perchè durante tutto il corso, anche per far digerire meglio grafici e grafichetti, cerco di portare la discussione sull'attualità, che è anche politica. Distribuisco pacchi di articoli da Internazionale (le versioni originali in lingua non riscuotono successo: sigh!) e aggiorno ogni anno le slides, anche se la teoria economica che faccio è quella da diverse decadi! 
Eppure ogni anno è più difficile avere reazioni! I ragazzi che mi trovo davanti sono ogni anno più amorfi e slegati dal mondo dove dovranno lottare. Magari sono io che invecchio anno dopo anno però... ogni anno faccio una lezione su diseguaglianza e povertà, una sorta di ampia parentesi quando affrontiamo la questione dell'equità distributiva. Di solito è la lezione in cui c'è il loro maggiore coinvolgimento. Di solito non mi bastano le due ore. Quest'anno mi avrebbero fatto comodo delle pinze per tirar fuori le parole. Poco coinvolgimento anche quando abbiamo parlato dei fallimenti del mercato e della disoccupazione di lungo periodo. E si che l'argomento dovrebbe interessarli!
 In classe in tre sapevano chi è a capo della BCE (e mi chiedo in quanti l'avrebbero saputo se non fosse un italiano), in due il nome di Barroso (e nessuno sapeva che Prodi ebbe lo stesso incarico), una ragazza sapeva che Monti è stato commissario europeo. Non ho chiesto chi è a capo dell'eurogruppo per non farmi del male da sola. Per diritto di cronaca: almeno il nome del presidente della repubblica e del premier li sapevano! 
Detto questo: capite perchè ci vuole qualcuno che parli ai ragazzi con parole che possano capire? Non serve dare il voto ai sedicenni se arrivano a 20 anni senza capire quanto sia importante il voto, senza capire perchè non è solo un diritto ma anche un dovere. I ragazzi degli anni '90 (che hanno solo 10 anni meno di me!) si sentono scippati del loro futuro (e dagli  torto), per questo i temi del M5S (che non fanno politica ma propaganda) sfondano. Invece serve che qualcuno gli spieghi che la politica serve, che la politica è gestione della res publica e che si deve chiedere e pretendere buona politica. Senza però mandare tutto allo sfacello, perchè dalle macerie è molto difficile costruire, soprattutto se ti premuri di buttare sale sopra a tutto. Paradossalmente, la destra parla di più al "popolo", la sinistra parla a se stessa. Mi spiace scriverlo, ma è così.
E allora benvenga chiunque faccia sentire i ragazzi importanti, che gli dica che loro possono cambiare le cose, che possono pretendere buona politica. E lo deve dire a tutti, non solo a quella frangia di ragazzi politicizzati che c'è ad ogni generazione, non solo ai "nostri". La politica è di tutti.
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About ...ma la notte no!

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14 commenti:

  1. VERISSIMO. Sono d'accordo con te, Lucia. E il fatto che parte della sinistra abbia criticato così tanto Renzi fa capire perché purtroppo non riesce a vincere da 15 anni...

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    1. a volte mi chiedo se sia una precisa strategia politica... perdere perdere perdere!

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  2. sono d'accordissimo con te e con Bellezza Rara. a parte il fatto che mi dà i nervi sentire cose come "ma Renzi ha idee di destra", credo che ormai dovremmo aver superato questa divisione a compartimenti stagni e credo anche che il mondo è cambiato e le idee di destra e sinistra vadano un po' riviste ed aggiornate. mi dà fastidio quando dicono che vuole convincere l'elettorato di destra come se fosse una cosa spregevole: è così che si vincono le elezioni (oltre al fatto che chi vince poi deve governare entrambi gli elettori, non solo la sua parte). che c'è di male a partecipare ad una trasmissione televisiva come quella? devono andare solo a Ballarò e da Santoro?
    grazie per avermi citata :-), sai che molti fisici (alcuni erano miei compagni di corso) si occupano di economia? la chiamano "econofisica". perchè (correggimi se sbaglio) molti modelli fisico-matematici possono essere applicati per descrivere modelli economici. che poi, quello che mi hanno insegnato al primo anno di Fisica, è che una scienza non è esatta perchè permette di conoscere esattamente il valore di una grandezza fisica, ma perchè è in grado di stimare l'imprecisione con cui quel valore si conosce. negli ultimi decenni, specie con l'evolversi della statistica, e dell'informatica, molti metodi della "scienza esatta" sono entrati a far parte di molte scienze "non esatte", fra queste l'economia e la medicina.

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    1. volevo anche aggiungere che la sinistra non parla più al "popolo" e per questo ha avuto successo chi gli ha parlato con un linguaggio e contenuti "populisti"... ne abbiamo uno in parlamento da 20 anni, e un'altro che dall'esterno tiene i fili dei suoi burattini. il tutto a suon di complotti, insulti, promesse irrealizzabili.

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    2. Io credo che renzi sia di sinistra, certo di sinistra liberale.

      Per la questione economia scienza sociale o esatta... pur usando modelli econometrici quasi tutti i giorni, io non credo alla visione dell'economia come scienza esatta: non siamo in grado di modellizzare la realtà "economica" e fare previsioni economiche come quelle meteo! Possiamo farlo ma sempre mooolto consapevoli dei rischi e dei limiti!

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    3. totalmente d'accordo anche con Cosmic Mummy, che ha sottolineato un'altra cosa che mi fa davvero arrabbiare: il dire con orrore che Renzi vuole attirare gli elettori di destra...embè? è questa la politica, è una questione di numeri, altrimenti è solo parlarsi addosso e innamorarsi della propria immagine di intellettuale di sinistra che non si fa capire da nessuno!

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  3. Sai cosa? Anche se ormai sono più vicina ai 40 che ai 30 io mi sento molto simile ai tuoi studenti di 20 anni. E' un po' di tempo che la politica proprio la evito, e mi dispiace un sacco.
    Al di là di destra o sinistra serve davvero qualcuno che dia a tutti (e soprattutto ai giovani) una ragione per fidarsi ancora della politica, per credere ancora nello Stato, nella accezione più alta del termine.
    E' Renzi questo qualcuno? Può darsi, vorrei proprio che fosse così...

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    1. guarda io non ne faccio una questione di nomi: ma qualcuno lo faccia! Per ora lo fa solo lui!

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  4. sai silvia, anche io avevo smesso di interessarmi e appassionarmi di politica. e anche a me dispiaceva. mi è tornata la voglia e l'entusiasmo durante la campagna elettorale per le primarie. peccato che subito dopo la rabbia e lo sconforto hanno preso il posto dell'entusiasmo... ma secondo me sono stati dati dei segnali che non si possono ignorare.

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  5. Molto molto d'accordo e te lo dice una che di politica meno ne sente più n'è contenta :P sarà per questo che Renzi mi è sempre piaciuto??

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  6. Forte il Renzarelli!!! Ehm, cara Lucia, credo che il tizio sia assai scaltro, non so se altrettanto capace, per la verità, anche lui gioca al massacro, tutti contro tutti e come al solito i più pagano i danni sulla propria pelle, coooomuuunque, volevo dire una cosa, secondo me, più importante sui ragazzi. Il problema dei ragazzi non è la loro disinformazione, o meglio, sono disinformati a loro colpa, perchè ormai non ci sono più scuse: i mezzi di comunicazione sono tanti e tali che non hanno bisogno di qualcuno che li imbecchi, ma è più necessario che ci sia qualcuno che discuta con loro. Mi spiego: i fatti, sono neutri nel loro realizzarsi, gli uomini li interpretano, li analizzano, danno loro dei significati e in base a questi reagiscono. I giovani non sono abituati alla discussione, al confronto, sono isolati, pianeti in orbite individuali, per questo, quando vengono provocati non sanno che dire, hanno il loro pensiero e non sono abituati a confrontarlo a trovarne le criticità, le incoerenze, non hanno dialettica e capacità di critica, si ritirano nelle loro fantasie. Ma, diciamocelo, vengono spesso cresciuti così: "fai e pensa quello che vuoi basta che non mi scocci", gli adulti lo fanno capire in ogni modo fin da piccoli e loro si adeguano, passivi come un vulcano apparentemente spento, quando poi scoppiano non sono in grado di farlo in maniera produttiva, non sono capaci di costruire, ma solo di attaccare, senza dare soluzioni (vedi m5s).
    I partiti hanno tutti le loro difficoltà, ma secondo me sono le solite, solo che adesso siamo in una crisi economico-sociale grandissima e tutti i problemi diventano più difficili da risolvere.
    E' importante dare un sogno ai giovani, ne sono convinta anch'io, ma deve essere un sogno realizzabile, altrimenti la delusione che ne seguirà, stabilirà la loro apatia, ancora peggiore.
    In quanto all'economia come scienza esatta, non lo è: le leggi economiche vengono messe in continua discussione dall'evolversi dell'uomo, beatà fisica!!!! ;)

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    1. Quanto mi piace come siete presenti sui post più "pesanti"!
      Allora... non credo che renzi sia una santo o il salvatore della patria. Credo però che abbia diritto ad un credito di fiducia maggiore per lo meno per non aver commesso il misfatto!e credo che sia molto ambizioso, ma non credo sia un limite. Se nin si ha ambizione non si scalano le montagne!
      Non credo che la politica viva um momento di normale crisi. La vittoria dei 5 stelle ne è una prova. Negli ultimi 20 non abbiamo avuto oolitici normali da una parte, ma dall'altra ne abbiamo avuti di mediocri, che non hanno saputo proporre altro credinile e neanche nel giocare la carta del tutti contro a b. Somo stati brillanti.
      I ragazzi. . SON D'acvordo si devono coinvolgerli e conta tanto l'esempio. Ma proprio x questo la politica deve ricominciare a parlare a loro. Pensa alle riforme del lavoro degli ultimi anni... se si fosse messa la meta della voglia ditutelare i padri a disoodizione dei figli....

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  7. Mi piaci molto quando tocchi certi argomenti...sei così appassionata in quello che dici che non è possibile rimanere in silenzio. Brava Lucia. Bellissimo.

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  8. Arrivo tardi, ma quando nel lontano 1998 insegnavo in università constatavo lo stesso disinteresse verso la cosa pubblica e, cosa grave per studenti di Economia, anche verso le tematiche attuali di economia. Non so cosa pensare. Ci sono sempre quelli che emergono, ma io ho maturato una certa disistima nei confronti degli studenti (ho insegnato anche in UK e lì il livello era veramente devastante pur in una università di buon livello): qui siamo al homo homini lupus purtroppo. Ora non ho contatti con le realtà giovanili se non che passo davanti a licei blasonati romani e vedo i ragazzini che bevono birra nascosta nelle carte del pane. Importiamo il peggio. Però, cavolo, ma chi li sveglia 'sti ragazzi?? Non studiano, bevono, non votano. Non tutti, certo, ma ma mi sa che sto diventando vecchia e giudico a cavolo, scusami, forse sono solo una vecchia moralista e non conosco il mondo.

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