Dilaniante

In questi giorni sto vivendo una questione che mi provoca un malessere forse eccessivo. Eccessivo perchè non conosco le persone interessate e non sono interessata direttamente dal dramma, e forse è fuori luogo sentirsi male per una bimba che non conosci e che è affetta da una malattia di cui non sai nulla. Sto parlando del caso di Sofia, la bimba di Firenze, salito agli onori delle cronache per i servizi alle Iene. Premetto che non ci capisco nulla di medicina e non ho nessuna competenza in materia, non voglio però neanche schierarmi quindi credo di poter parlare.
La cosa che mi dilania il cuore, oltre all'empatia umana che posso avere con un genitore che abbia un figlio che diventa disabile così, dal nulla, è la gestione di tutto ciò. La magistratura non chiarisce velocemente, i media e i social network fomentano gli animi facendo leva sui sentimenti. Allo stesso tempo trovi diversi pareri di esperti che smentiscono l'efficacia proclamata dai genitori. E la domanda che mi faccio è: ma qual è il giusto atteggiamento in questi casi? Quale? Sostenere i genitori al di là della ragionevolezza? Indignarsi per il circo mediatico montato?Boh...
Resta la sensazione di straniamento e dolore per quei genitori. Resta la sensazione strana di sentire una madre che parlando della figlia malata la chiama in tutti i modi ma mai mia figlia (forse perchè non la riconosce più in quel corpicino malato?). Resta l'empatia e le lacrime che ti salgono agli occhi, lacrime umane di compassione ma anche lacrime egoistiche, di sollievo per la salute di tuo figlio.



PS: ringrazio cosmic mummy per twittato questo articolo, tra i tanti forse il più equilibrato che abbia letto. 
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About ...ma la notte no!

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14 commenti:

  1. Hai ben descritto anche il mio stato d'animo di fronte alla vicenda. Non so cosa pensare, se non a quel corpicino sofferente.

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  2. Io non riesco a capacitarmi del dolore di questi genitori a veder la figlia morire così lentamente, deve essere devastante.

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    1. e pensa che fino a 18 mesi era sanissima... non posso neppure provare a pensare cosa provino...

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  3. l ho appena vista in tivvu', mi ha messo una strana malinconia addosso.
    ogni volta che vedo mio figlio sano, correre e ridere mi dico sempre fportunata...anche se la paura c'e' sempre.

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  4. E' da qualche settimana che le Iene si occupano di Sofia e di casi simili al suo.
    Sto per diventare mamma del mio primo figlio e mi sento mancare al pensiero di ciò che vivono tutti i giorni quei genitori.. non ci sono parole, non sarebbero mai abbastanza..

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    1. siamo positive: auguri e buon lavoro epr la gioia più impegnativa della tua vita!

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  5. Lo sgomento più grande resta il perchè per alcuni bimbi si ed altri no. Perchè dev'essere impedita una cura che ha dato risultati? La legge è uguale per tutti o no? Sono pienamente convinta che dietro c'è solo il dio denaro.

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    1. temo anche io... tra l'altro la stessa fondazione è sospettata di prendere soldi!

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    2. La fondazione prende soldi eccome. È le iene hanno guadagnato ascolti!

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  6. Non ho visto la trasmissione e non ne ho nessuna intenzione. Mi basta già quello che ho letto. Sicuramente provare ad immedesimarsi in quella madre provoca un forte senso di angoscia e non oso immaginare cosa significhi vivere quella situazione. Però mi fa tanto rabbia pensare alla speculazione che ne sta facendo la televisione, approfittarsi così di 2 genitori disperati, per fare audience. E mi fa rabbia pensare che qualche anno fa gli italiani hanno rinunciato alla possibilità di una ricerca seria e pubblica sulle cellule staminali embrionali, perché se ne sono disinteressati o hanno dato retta al parroco.
    Proprio perché se ci mettessimo nei loro panni probabilmente faremmo come loro, è necessario che le leggi e le istituzioni tutelino famiglie come queste da sciacalli e media e giudicare con obiettività. Invece mi sembra che abbiano dato segnali poco chiari e questo non può che confondere l'opinione pubblica.

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  7. Domani parte per Brescia, incomincerà le cure :)

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  8. Grazie per questo post equilibrato e allo stesso tempo pieno di empatia.

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