La Siria... confusamente

Io ho un amico siriano. Ha vissuto più anni fuori che dentro il suo paese. E' stato in nord Europa, ma pioveva troppo, poi in Spagna e ora vive in Italia e parla romano. Non lo vedo spesso, ad esser sinceri, e molte cose che racconta le so per tramite di mio padre. L'ultima volta che ha parlato con qualcuno della sua famiglia è stato 3 mesi fa circa. Poi è caduta la linea e non è più riuscito a contattare nessuno. 

Lui non vive in Italia per togliere il lavoro agli italiani come qualcuno pensa di chiunque sia straniero. E' andato via dal suo paese per motivi politici. Da quando lo conosco a casa è tornato una volta sola. I suoi parenti lo hanno sempre sconsigliato. "Non tornare, che non ne esci vivo". Sua madre in particolare preferiva non rivederlo, ma saperlo al sicuro. 
A mio padre racconta cose che forse abbiamo visto in qualche film, che poi definiamo forte. Solo che li ci sono donne, bambini e uomini veri. In Siria il massacro è iniziato ben prima che se ne parlasse. Allo stadio latente c'è sempre stato, solo che si chiudeva un occhio. Uscire di casa e non tornare: cose che capitavano in Siria!
Ora. Io non credo nella guerra. Se anche qualcosa ha mai risolto, lo ha fatto trascinando prima tutto ancora più in basso. Il bilancio è sempre in perdita. Oggi mi sento lacerata. La guerra no, ma così non si può più. Penso che chi si oppone lo fa per motivi biechi. Di Putin posso solo che pensare il peggior male possibile. Chi vuole intervenire, forse ci poteva pensare prima adottando altri modi magari.  Non chiedete a me quali.
L'indifferenza è il male del mondo. Per ora ha lasciato un popolo solo nelle mani di un monarca quasi assoluto. Non so che pensare. Ho solo un grande senso di impotenza e tristezza
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About ...ma la notte no!

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5 commenti:

  1. Davanti alle immagini della Siria, al massacro di migliaia di persone, è normale avere un senso di impotenza...la realtà è mille volte più grande di noi. Basti pensare che nel mondo ci sono ancora 150 guerre in atto e nessuno ne parla, se non vi è di mezzo la bomba atomica e le armi chimiche...la guerra non ha portato mai da nessuna parte ed il male genera sempre altro male.

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    1. e poi c'è sempre la questione delle risorse... di alcune guerre si parla perchè ci sono risorse naturali di mezzo, di altre no, perchè ci sono risorse naturali di mezzo ma è meglio non far sapere.. :-(

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  2. Mi associo alla tua tristezza.... Le guerre non portano mai niente di buono e sotto ci sono sempre e solo motivi economici purtroppo:-(( Damasco è una di quelle città che sogno un giornodi poter visitare.

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  3. L'indifferenza spesso fa scoppiare le guerre. Siamo così abituati a vedere "il male" che non fa nemmeno più notizie, sai quante volte ho visto gente far spallucce a storie come quella che racconti? Siamo noi, i nostri peggior nemici!

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  4. Io penso spesso perchè a volte si vuole intervenire e a volte si finge che non esista nessuna violazione dei diritti umani, neppure quando è lampante e non solo in stati "in guerra" o in cui vige una "dittatura" più o meno conclamata.
    Penso agli interessi in gioco, economici, sociali, religiosi, politici. Penso a ciò che non sapremo mai. A valutazioni che non riuscimao neanche ad immaginare. Vorrei avere tempo e capacità di scoprire tutto, sapere tutto.
    NOn si può, anche se è giusto continuare a provarci.
    A volte l'indifferenza non è tale, è solo stanchezza e spirito di sopravvivenza.
    Detto questo, mi chiedo anche io se ci siano altri metodi, altri sistemim, oltre alla guerra, e se sia giusto intervenire o sia meglio lasciare che ogni popolo e nazione decida da sè...perchè non credo che chi voglia intervenire lo faccia "per il bene dei massacrati e oppressi", nè che chi non vuole lo faccia per lo stesso motivo...

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