... e alla fine arriva Matteo!

Su una cosa non avevo dubbi. Si sarebbe chiamata Matilde. Adoro il suo che fa, mi piace il ritmo che c'è nel nome e sarebbe stato benissimo alla piccoletta. Poi ho scoperto che avrei avuto un patatone e non una fagiolina. E l'ho scoperto solo alla morfologica, per cui il patato è stato chiamato per lungo tempo nella mia pancia con appellativi femminili. Si dice che le mamme se lo sentono: si vede che io c'avevo l'antenna sintonizzata male! Fatto sta che non avevamo più il nome. Buio.

La scelta del nome maschile, se pure ne avevamo parlato, non era semplice. Io non volevo nomi di famiglia di viventi (bastiamo io e mio marito: Luca & Lucia! Chiamano entrambi Lu e non si sa mai chi vogliono!) per cui niente Francesco, Lorenzo e Paolo. Mio marito aveva un esigenza peggiore: evitare nomi che fossero di amici e conoscenti poco raccomandabili!

"Lo chiamiamo Tizio?" " Ma che scherzi???!!! Come Tizio Peppino che è un cretino?" 

"A me piace anche Caio, che dici?" "Noooo, Caio quello che veniva con me alle elementari si scaccolava...."

"E sempronio?" "No, no: c'è Sempronio Gigetti che non ha mai combinato niente..."

E così via. Alla fine, però, dopo tanto limare siamo arrivati a due nomi: Federico e Matteo. A me piacevano entrambi, e ha vinto Matteo perchè suonava meglio con il cognome, secondo mio marito! E poi Matteo è nato ed era irrimediabilmente con una faccia da Matteo!


Questo post partecipa al Blog tank di bambino.donna.moderna.com sul tema il primo dono che fai a tuo figlio è il nome. 

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