i-read: il seggio vacante

Al tempo de I doni della morte, ho coprato il volume in inglese. Non potevo aspettare che uscisse la traduzione in italiano: fino a Natale? Scherziamo? Così ho scoperto che i libri di Harry Potter letti in lingua sono eccezionali. Una scrittura rapida e veloce, che non si può non leggere. Per questo ho deciso di leggere di nuovo tutti i volumi ma in inglese: per ora sono ancora la due, con il terzo sul comodino! 
Scrivo questo solo per farvi capire quanto fossi ben predisposta per l'autrice! E invece... 

Il seggio vacante è un libro.... l'unica parola che mi viene per definirlo è Troppo.
Troppo violento, troppo sesso, troppa solitudine, troppa paura, troppa rabbia, troppo squallore, troppa disgrazia, troppa sfortuna, troppi silenzi, troppe parole, troppo triste. Troppo. Un bravo autore dovrebbe essere in grado di saper togliere. Non c'è riuscita: ha lasciato troppa carne sul fuoco. Non voglio dire che sia un testo tutto da buttare. Ci sono dei personaggi meravigliosi, come quello di Kristal, alcune scene che tengono il punto, come il party di compleanno in coda al romanzo, in cui puoi respirare l'aria di alcool e pettegolezzi. Ma le cose buone del romanzo sono sprecate in un mare di roba che potrebbe essere anche evitata. C'è tutto: l'adolescente in crisi (e che crisi), quella abbandonata a sè stessa e quella stronzetta, il ribelle, il maltrattato. C'è la moglie devota, la compagna presa in giro, la vedova incosolabile e allo stesso tempo incattivita, la moglie stufa e la donna sola e di tutti. C'è il marito traditore, quello potenzialmente tradito, quello devoto, quello confuso, quello ansioso e quello matto furioso. Ovvimente, c'è posto pure per la tematica omo, solo accennata. 
Se cercate una lettura leggere (attenzione SPOILERO!) non lo leggete. La fine è tra le più tristi che abbia letto probabilmente dai tempi di Incompreso. Certo, io sono una con la lacrima facile, è vero, ma qui è veramente troppo triste e sconsolante. Non lo leggete neanche se siete stufi di vedere troppe persone abbandonate a sè stesse, senza che ne famiglia ne lo stato si occupino di loro se non di striscio. Non lo leggete se siete incazzati con questa società pronta alla critica, ma che non si interroga sulle possibilità che da ad ognuno dei suoi figli.
Ho rischiato in più punti di appellarmi al punto 2 e 3 (cito a mente!) del decalogo del lettore di Pennac, ma alla fine sono contenta di essere arrivata in fondo. Primo perchè dalla metà il libro prende un ritmo che prima non aveva. Secondo perchè alcune delle cose migliore sono proprio nella seconda metà. Certo la fine me la sarei salvata pensando alla possibilità di un happy ending che qui non c'è neanche per sbaglio.

Con questo post partecipo al venerdi del libro di Paola di homemademamma 
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5 commenti:

  1. Bene...ora mi hai incuriosito e va a finire che lo leggo!!! ;-)))

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  2. Anch'io (da amante di Harry Potter) l'ho letto e non è mi è dispiaciuto, anzi. Anche se mi immaginavo un lieto fine (fiumi di lacrime per il finale!!).

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  3. Ecco, se hai faticato a finirlo, so per certo che io non ci riuscirei, dalla tua descrizione mi sa che non è il libro per me, però hai reso bene l'idea!:-)

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  4. Anche io sono una fan di harry potter, ma questo libro della Rowling già sapevo che non mi sarebbe piaciuto, ora ne ho la conferma dal tuo post. Grazie. Comunque confermo che in inglese potter rende meglio. E i film non deludono rispetto ai libri.

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